Teatro dei Leggeri
drammaturgia, regia e interpretazione
Dino Parrotta
Posto unico € 5,00
Il racconto nasce alla fine di un percorso di formazione tenuto da Dino Parrotta presso il carcere di massima sicurezza di Messina.
Ci sono mondi paralleli che sembrano non potersi incontrare mai, eppure basterebbe andare oltre il pregiudizio e aprire il nostro sguardo. Il tempo e lo spazio in un carcere sono tutto, si ribaltano e si relativizzano rispetto al quotidiano. Ma in quanti modi può essere declinata la parola “libertà”? Quanto lo spazio, in cui viviamo influisce su ciò che siamo o che potremmo essere?
Un detenuto di nome Alberto vedendo un documentario su Albert Einstein resta incuriosito e affascinato dalla vita e dalla teoria del “tempo e dello spazio” del famoso scienziato. Albert diviene il suo amico immaginario, il suo confidente, l’amico sincero che non ha mai avuto, un compagno di cella a cui affidare le sue debolezze.
La “relatività” del tempo gli dà la forza di resistere alla sua prigionia. Le parole gravità, luce, spazio, velocità diventano metafora di vita.
Lo spettacolo si basa su una raccolta di testimonianze e scritti dei detenuti. La leggerezza di uno slang dialettale fa emergere un testo denso di riflessioni, di intime emozioni; l’umorismo grottesco che ne scaturisce rafforza la comunicazione di contenuti filosofici e scientifici, che giungono allo spettatore in modo semplice ed efficace. Un viaggio nella vita quotidiana in un carcere che ci spinge
alla consapevolezza che la legalità non può dipendere solo dal singolo, ma è anche figlia della reciprocità e di una responsabilità della società nella sua interezza.