1-2-3-4 dicembre 2021 h 21
5 dicembre 2021 h 19
Compagnia Diaghilev
di Carlo Emilio Gadda
drammaturgia Massimo Verdastro, Luca Scarlini
regia e interpretazione Massimo Verdastro
produzione Compagnia Diaghilev, Galleria Toledo
Posto unico € 10,00
Eros e Priapo nasce dalla folgorazione per la prosa di Carlo Emilio Gadda e in specie del suo spietato “Libro delle Furie”, come recitava il primo titolo dato a questa materia incandescente, pubblicata integralmente solo postuma. Qui lo scrittore milanese dava corpo alla sue rabbie più ingestibili, facendo i conti con l’ingombrante figura del Duce (articolato istericamente Ku-ce dalle folle in delirio), di cui pure egli era stato plauditore.
L’ambiente è, quindi, quello della Roma imperiale, distesa sepolcrale di marmi, di cui egli vuole descrivere la corruzione sempre più mortifera che ne trapela, con cortocircuiti visionari e violentissimi. Come ogni grande invettiva del ‘900 totalitario, anche questo testo nasce, in primo luogo, dalla necessità dell’autore di mettere drasticamente in crisi se stesso rispetto ai dati del reale. Un conferenziere ammantato di panni rinascimentali (è attivo un continuo ed evidente rimando a Nicolò Machiavelli) spara a zero rivolgendosi a un pubblico che forse non esiste, svelando un meccanismo di seduzione di cui è stato vittima.
Il “bicchierante” che voleva fare figliare le donne per mandare i rampolli alla “guerra, guerra, guerra” riuscì ad arrivare e a restare al potere grazie a un mix infernale di “patria, birri e femine”.
E proprio come politico Don Giovanni egli viene presentato, tra lampi neri di misoginia quasi isterica, che poi rientrano nei ranghi di una commedia di carattere. L’attualità di queste parole è assoluta: i metodi di vendita del consenso si sono affinati grazie al nuovo parco media, ma sono rimasti largamente identici e, senza forzare niente né alterare tono e misura, le frecce scritte a ridosso della Seconda Guerra Mondiale colpiscono i bersagli dell’oggi.
[Massimo Verdastro]