L'incidente è chiuso

L'incidente è chiuso

recite febbraio 2024
ven. 9 h 21 | sab. 10 h 21 | dom. 11 h 19
lun. 12 h 20 | mar. 13 h 20 | mer. 14 h 20
gio. 15 h 19 ven. 16 h 21 | sab. 17 h 21


drammaturgia Giuliano Corti
regia Daniele Abbado
regia video Luca Scarzella
scenee luci Gianni Carluccio
regia suono Hubert Westkemper
con Giovanna Bozzolo
produzione Compagnia Diaghilev
Teatro Franco Parenti Milano

Questo spettacolo fa parte della rassegna

Descrizione

Vladimir Majakovskij (1893 – 1930), poeta, autore teatrale, sceneggiatore, illustratore, attore, artista votato all’utopia.
Affrontare oggi i suoi testi significa ridare voce ad uno degli artisti più coraggiosi di quello straordinario periodo storico in cui fiorirono le tante figure, le teorie, i motivi e i colori delle avanguardie russe. Significa riavvicinarsi ad uno dei luoghi dove più alto parla il valore della pratica artistica. La sua necessità.

Majakovskij – L’incidente è chiuso rievoca la figura di Majakovskij all’interno di un percorso in cui ricordi personali, testimonianze, testi e frammenti compongono una drammaturgia del coraggio della sperimentazione artistica portato fino alle esperienze più estreme. In scena il poeta compare nelle immagini fotografiche e cinematografiche che ci rimangono di lui mentre un’attrice, Giovanna Bozzolo, preceduta a suo tempo da Lucilla Morlacchi (nella prima edizione del lavoro realizzata dalla Compagnia Diaghilev nel 1998 presso La Casa dei Doganieri a Mola di Bari), impersona la sua voce poetica, il suo smisurato bisogno di verità e di amore, la sua anima nobile di grande provocatore al servizio dell’utopia.

Lo spettacolo

Un poeta si è ucciso, si è sparato un colpo al cuore, forse proprio per spaccare la sorgente stessa dell’ispirazione poetica. L’amore per la vita e l’amore per la poesia sono la stessa cosa per Majakovskij: quando la parola manca, anche vivere diventa una mancanza insopportabile. Poesia d’amore, poesia di strada, poesia di piazza, poesia che parla ai singoli e ai milioni che ancora sognano un destino per tutta l’umanità.
Voci confuse affollano la scena del delitto, voci che tentano ostinatamente di rievocare la figura del poeta, voci stupite che non riescono a vedere nei versi del poeta e in tutta la sua opera il presagio di un suicidio annunciato. A poco a poco la voce di Majakovskij ritrova le parole e il coraggio delle parole.

L’incidente è chiuso è una libera interpretazione dell’opera di Majakovskij in nove tappe, un percorso di interpretazione che dà voce al personaggio pubblico e all’uomo per scoprire, oltre ai limiti della storia della letteratura e della biografia di un poeta, quelle parole che gli stereotipi espressivi scacciano dalla dimora del senso. Quando il linguaggio si fa smorfia e piaggeria, quando la canzone diventa consolatoria, falsificando i sentimenti, allora la poesia tace. Ridare una voce a Vladimir Majakovskij, con tutta la passione espressiva di un’attrice che ne interpreta il gesto, è il senso di questo spettacolo di teatro poetico.

Lo spettacolo si avvale della riscoperta di fotogrammi superstiti dei film interpretati da Majakovskij come attore e spezzoni ricavati dall’enorme arsenale di immagini del documentarismo sovietico degli anni in cui nasceva il linguaggio del cinema; con la nuova espressività cinematografica di Vertov ed Eisenstein, con la nascita del montaggio come lingua creata per raccontare la storia di un possibile popolo nuovo.

Il video visionabile tramite il link sottostante si riferisce alla prima edizione dello spettacolo realizzato dalla compagnia Diaghilev nel 1998 alla Casa dei Doganieri di Mola di Bari, con l'interpretazione di Lucilla Morlacchi e con la stessa regia e collaboratori artistici che curano, nella corrente stagione, il riallestimento del lavoro.

foto e video

Programmazione