Descrizione

«Ma perché corriamo per la Spagna cercando cani bastardi? Perché li fotografiamo? Lo vuole la Duchessa? E perché lo vuole? E’ inteso che ci paga! Ma quanto paga?». Friccio, un giornalista disoccupato, sempre critico, sempre col mugugno, coinvolto da un amico in un’impresa che gli appare insensata, si sfoga a raccontarla, così come la visse sul Camino de Santiago, viaggiando su una Citroën, con l’insopportabile Orfeo, l’infedele Sabina, l’incantevole Beatrice, l’abietto ex collega Maravedis, e un lazzaro spagnolo dalle mille risorse: il mozo Ramòn.
Dal lusso alla fame e viceversa, tra gli inspiegabili furori dell’inquietante dama che sponsorizza l’impresa, le terrorizzanti telefonate di un misterioso e potente figuro, i provvidenziali interventi di due preti pellegrini, le stravaganze di un nobile allevatore di canguri, gli intrighi di un letteratucolo amico dei gatti, l’avventura della scombinata combriccola galoppa verso la sua Sorprendente e beffarda conclusione. Ma, pur nell’irrisione, affiora la dolcezza della memoria: il rimpianto di un paese amato che non c’è più. Così, sotto queste spoglie, vedremo affacciarsi un vecchio conoscente: il romanzo picaresco.