v 14|s 15|d 16|m 18|m 19|g 20|v 21|s 22
d 23|m 25|m 26|g 27|v 28|s 29|d 30 aprile 2023
feriali h 21 domeniche h 19
di Arthur Schnitzler
regia Paolo Panaro
con Antonio Carella, Antonella Genga, Paolo Panaro, Roberto Petruzzelli
produzione Compagnia Diaghilev
Posto unico € 10,00
Vienna, la scoperta della psicanalisi e l’opera di Schnitzler rappresentano in teatro e in letteratura il primo passo del viaggio senza ritorno nelle oscure e insondabili profondità nella mente dell’uomo contemporaneo. Quando, nel 1893, Arthur Schnitzler, decide di abbandonare la professione medica per dedicarsi totalmente alla scrittura e al teatro, trasferisce il suo rigore scientifico all’indagine psicologica ed emotiva dei suoi personaggi letterari.
Il medico-scrittore, allora, fondendo arte e scienza, dà vita a una nuova e inedita forma narrativa e teatrale, permeata di moti profondi e oscuri sussulti della psiche. Scena madre è una delle commedia più amare e ironiche del grande drammaturgo viennese. La vicenda si svolge, aristotelicamente parlando, nell’arco di un pomeriggio e nello spazio di un camerino di teatro.
Sophie, moglie del noto attore Konrad Herbot, famoso per il suo talento e per le sue continue infedeltà coniugali, è stata convinta dal direttore Falk, produttore dell’artista, a tornare a vivere con Herbot, con la promessa che il marito non mentirà mai più. La donna, suo malgrado, ha accettato. Però, quando per un puro caso si ritrova ad ascoltare, dietro una tenda del camerino, il profluvio di fandonie che il marito, sul momento, riesce a inventare per difendersi dalle accuse di adulterio rivoltegli dal giovane fidanzato della sua nuova fiamma, venuto in teatro per chiedere giustizia, Sophie scopre con notevole sconforto che la bugia e la finzione fanno parte integrante della persona di Herbot.
Decide, così, di abbandonare di nuovo il marito, ma Falk le dimostrerà che la vita dell’umanità intera è retta dalla menzogna. Scena madre è un piccolo grande capolavoro, poco conosciuto dal pubblico italiano, una specie di quartetto d’archi per attori. Un dramma che fa sorridere e, al tempo spesso, sorprende, perché alla fine dello spettacolo, può accadere di domandarsi se colui che in scena, per tutto il tempo, non ha fatto altro che agire cinicamente e mentire spudoratamente, non sia il vero eroe positivo della vicenda rappresentata.
Condizioni generali
Costo biglietti per tutte le recite previste alla Vallisa € 10,00 posto unico non numerato.
Carta Docente accettata.
Prenotazioni 3331260425
Le prenotazioni saranno mantenute sino a 15 m. prima dell’inizio della recita.
Biglietti acquistabili anche on line su Vivaticket e rivendite autorizzate.
Il programma potrebbe subire variazioni per esigenze organizzative.
A spettacolo iniziato non è consentito l’ingresso.
È vietato l’uso di cellulari cineprese, macchine fotografiche, registratori.
L’organizzatore si riserva di applicare eventuali misure restrittive di prevenzione sanitaria prescritte dalle autorità competenti.